L’obiettivo principale dello sviluppo dell’autonomia è quello di portare il bambino a conoscere il proprio corpo ed i propri bisogni; acquistano una particolare importanza le cosiddette “routines”, vale a dire attività scandite e ripetute con regolarità ogni giorno per avvicinare il bambino alla cura di sé ed al concetto dello scorrere del tempo. Durante la giornata il bambino viene stimolato affinché raggiunga la propria autonomia nella cura del corpo (alimentazione, cambio, pulizia, riposo) attraverso semplici gesti come lavarsi ed asciugarsi le mani, controllare gli sfinteri, indossare calzini e giubbotti, calzare le scarpe, salire e scendere le scale, apparecchiare la tavola…
DIARIO DI BORDO
Il diario di bordo vuol essere uno strumento personale del bambino dove l’educatrice annota i fatti salienti, le attività particolari, le fotografie di momenti caratteristici e tutto ciò che val la pena venga ricordato della vita al nido.
Il diario verrà consegnato periodicamente alla famiglia in modo da poter essere arricchito attraverso fotografie, annotazioni, commenti, disegni o altro in modo da contribuire alla creazione di una storia personale del bambino.
Il diario di bordo diventerà così la “memoria” dei bambini all’interno del nido al fine di favorire la visibilità del percorso svolto, dei progressi raggiunti e un prezioso ricordo.
Al nido “Il Germoglio” vengono proposte le seguenti attività:
CESTO DEI TESORI
Il cesto dei tesori è una tecnica ludica, sperimentata oltre trent’anni fa da ElinorGoldschmied, una psicopedagogista britannica, e rivolto ai bambini di età compresa fra i 6 e i 12 mesi.
Si realizza attraverso la presentazione al bambino di oggetti non strutturati rigorosamente naturali, posti in un cesto di vimini diversificati per peso, consistenza, forma, sapore, suono, colore, lunghezza, lucentezza.
Ai bambini, esattamente come avviene per il gioco euristico, viene lasciata massima libertà di esplorare gli oggetti che preferiscono; questi vengono da loro osservati, afferrati, toccati, passati da una mano all’altra e portati alla bocca. Viene così sollecitata l’esplorazione e la stimolazione di tutti i sensi (vista, udito, olfatto, gusto, tatto, movimento).
Esaurita l’esplorazione di un certo oggetto, il bambino ne sceglierà un altro.
Il ruolo dell’adulto in questa attività è quello del mero osservatore, la sua presenza ha lo scopo di garantire serenità senza intervenire; il bambino così assume un ruolo attivo, sceglie autonomamente l’oggetto da sperimentare.
GIOCO EURISTICO
Il termine euristico deriva dal greco “eurisco” che significa scoprire. E’, infatti, una proposta di gioco che invita i bambini ad impegnarsi individualmente in una attività di sperimentazione, scoperta e conoscenza.
Il gioco euristico soddisfa il bisogno di esplorazione e ricerca dei bambini tra i 12 e i 24 mesi, permettendo la sperimentazione di nuovi usi degli oggetti senza l’intervento e la stimolazione da parte dell’adulto. È la naturale evoluzione del “cesto dei tesori”, indirizzato principalmente ai piccoli tra i 6 e i 12 mesi.
Vengono utilizzati, per l’euristico, materiali non strutturati, di recupero, di uso domestico e quotidiano, messi a disposizione dei bambini perché ne scoprano e inventino diversi utilizzi: gomitoli di lana, tappi di sughero e di plastica, tubi di cartone, catenelle, chiavi, barattoli di metallo, scatole di vario tipo, anelli in legno, …
L’educatrice assume un ruolo marginale ponendosi in atteggiamento di osservazione dei bambini che possono trascorrere anche molto tempo concentrati, toccando, infilando, producendo suoni e rumori, mettendo in fila, rovesciando, facendo travasi.
Il gioco può durare dai 20 ai 30 minuti e l’attività si conclude con il riordino di tutti gli oggetti in apposite sacche differenziate. Il riordino entra a far parte così dell’attività stessa, e i bambini imparano a collaborare nella raccolta dei vari materiali.
GIOCO SIMBOLICO
In diversi spazi (angolo della cucina, angolo dei travestimenti e bamboline, angolo della lettura e teatrino) i bambini, imitando e facendo propri i gesti quotidiani dell’adulto, imparano, elaborano, giocano e sperimentano attraverso le esperienze di “fare finta di…”.
L’attività è fondata sulla libera interpretazione del bambino che, utilizzando l’esplorazione e l’interazione con gli oggetti e gli arredi, sperimenta la realtà dandogli significato. I bambini possono giocare a “fare finta di” attraverso mobili della misura adatta ai bambini (cucina, tavolo con sedie, piatti, pentole, bicchieri, posate, bambole, animali morbidi, telefoni giocattolo, marionette, costruzioni, travestimenti, oggetti di uso quotidiano).
ATTIVITA’ MOTORIA
L’attività motoria è il movimento del corpo e delle sue parti (strisciare, gattonare, camminare, correre, fare capriole, salire e scendere scale…); è formata sia da schemi motori innati che dall’addestramento e dall’esercizio.
In particolare le attività che sviluppano la capacità motoria (motricità) tendono alla coordinazione dei movimenti, al loro controllo da parte del bambino, allo sviluppo dell’equilibrio, all’ampliamento degli schemi motori. Si intende prevalentemente come attività “grosso motoria”.
I bambini hanno a disposizione per l’attività motoria: la piscina di palline, il cortile e la palestra della scuola materna ed il giardino. Nell’attività motoria saranno previsti anche percorsi di psicomotricità.
La psicomotricità considera il bambino nella sua globalità: mente e corpo. Attraverso quest’ultimo il piccolo esprime la propria identità, motricità, emotività, intelligenza ed anche le capacità sociali e relazionali. Attraverso la conoscenza del proprio corpo, le capacità motorie di coordinazione, di equilibrio e di organizzazione spazio-tempo, il bambino impara a stare bene con sé stesso e con gli altri. In questo senso la psicomotricità aiuta i piccoli ad affrontare le difficoltà del crescere e può prevenire l’insorgere di problematiche legate allo sviluppo psichico, motorio ed affettivo-relazionale.
MANIPOLAZIONE E ATTIVITA’ GRAFICO-PITTORICHE
All’interno del nido è allestita un’area esclusiva per le attività creative, uno spazio “speciale” e un po’ “magico” dove i bambini possono sviluppare le loro competenze cognitive, sensoriali, di motricità fine ed espressive.
Lo spazio è dotato di pavimento antiscivolo, di due lavandini ad altezza bimbo, di una vasca mobile e di un bagno adiacente. In questo modo le educatrici possono allestire lo spazio a seconda dei materiali e delle attività programmate. I bambini possono “immergersi” per giocare con travasi di riso, farina gialla, mais, pastina, giocare con l’ acqua e le foglie che si trasformano in un bosco dove cercare le castagne. Inoltre si gioca con le mani a manipolare: pasta di sale, pasta di pane e per biscotti, frutta di stagione per scoprire il sapore e la traccia che può lasciare. In questo spazio i bimbi più grandi sperimentano la pittura a dita, con i pennarelli, le tempere, i gessetti.
La manipolazione permette al bambino non solo di incrementare la propria manualità, ma anche di scoprire le possibili trasformazioni della materia, di riconoscere le differenze percettive e sensoriali dei vari elementi, di scoprire la relazione tra causa ed effetto e di condividere con il gruppo intense esperienze di gioco.
Manipolare non significa la produzione di un oggetto fine a se stesso o l’esecuzione di un compito; essa è essenzialmente un gioco creativo, una libera espressione “artistica” che coinvolge nella totalità il bambino.
USCITE SUL TERRITORIO
Durante l’anno sono previste, per i bimbi più grandi del nido, delle uscite sul territorio di Treviolo in particolare: parco Zanchi, oratorio e biblioteca.
Uscire dal nido significa esplorare l’ambiente circostante, ampliare le proprie relazioni, nonché imparare a conoscere alcuni spazi significativi.
COMPLEANNI
Il giorno del compleanno dei bambini al nido è un momento importante che viene documentato e festeggiato attraverso canzoni , balli e lo spegnimento delle candeline. Qualche giorno prima il bambino prepara e colora, con l’aiuto dell’educatrice, una coroncina da portare in questa giornata speciale.