Il passaggio dall’asilo nido alla scuola dell’infanzia costituisce un momento particolare per i bambini che devono affrontare numerosi cambiamenti nelle loro abitudini e nelle loro relazioni affettive.
L’integrazione con la scuola dell’infanzia, nella stessa struttura, rende questo passaggio più sereno per i bambini che per i genitori ed è gestito dal personale che pone una particolare attenzione nel gestire questa organizzazione.
Attraverso dei momenti di gioco libero nelle sezioni della scuola, i bambini dell’asilo nido cominciano a conoscere gradualmente e con la loro educatrice del nido, gli spazi della scuola dell’infanzia, di modo che all’inizio della nuova avventura, si sentano un po’ meno disorientati.
L’ingresso del bambino al nido non è lasciato al caso ed è pensato in modo graduale, al fine di essere il meno traumatico possibile per bambini e genitori.
L’inserimento è quel periodo iniziale che il bambino trascorre al nido insieme ad un genitore o ad una figura familiare in modo tale da premettergli la conoscenza dello spazio e dell’educatrice di riferimento.
Il primo obiettivo è la nascita di un nuovo legame a partite dalla temporanea separazione dai genitori:questo nuovo legame sosterrà il bambino durante la permanenza al nido.
Il bambino dunque stabilisce questo nuovo legame con l’educatrice e, per mano di lei, compie un viaggio che viene confermato e sostenuto dal genitore.
L’inserimento di bambini con allergie, handicap o altre patologie dovrà essere preventivamente valutato (dal punto di vista pedagogico, sanitario, organizzativo ed economico) dalle educatrici insieme a i genitori e alla direzione del nido.
I tempi previsti per l’inserimento sono in genere di due settimane, la prima con la presenza di un genitore o adulto di riferimento e la seconda con aumento graduale della permanenza al nido senza la presenza del genitore fino al raggiungimento dell’orario scelto per la frequenza.
Generalmente gli inserimenti al nido si attivano al pomeriggio per i primi tre giorni con orario 16.00/17.00.
E’ prevista la presenza di un adulto accompagnatore e due educatrici.
L’inserimento è attivato con la presenza di 2/3 bambini.
Durante questi tre giorni si concorderanno dei brevi momenti in cui le mamme lasciano un pochino i bambini con le educatrici.
Successivamente si passa alla permanenza al mattino, senza la presenza del genitore che affida all’educatrice il bimbo e torna a prenderlo ad orario concordato con l’educatrice.
Si allungano così i tempi di permanenza fino a raggiungere l’orario di frequenza scelto nel giro di una decina di giorni.
Questa organizzazione è comunque orientativa, perché molto si tiene conto delle manifestazioni dei bambini.
Prima di avviare l’inserimento dei bambini è previsto un colloquio individuale di conoscenza con l’educatrice di riferimento.